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Situata sull'omonimo golfo, Pozzuoli si trova in un'area vulcanica, i Campi Flegrei (cioè campi ardenti), che comprende un vulcano ancora in attività, la Solfatara. Fenomeno geosismico tipico di questa città e dell'intera area dei Campi Flegrei è il bradisismo, ossia il sollevamento e l'abbassamento della crosta terrestre a seguito dell'aumento della pressione sotterranea. Il rapido innalzamento del livello del mare coinvolse negli anni '80 il porto, che fu riposizionato circa 50 metri più avanti rispetto alla collocazione precedente. Pozzuoli (in napoletano: Pezzulo[1]) è un comune della provincia di Napoli che conta 82.131 abitanti situato sull'omonimo golfo. È un rinomato centro gastronomico per la presenza di numerosi ristoranti che preparano specialità di mare; il porto di Pozzuoli ha collegamenti regolari con le isole di Ischia e Procida.
È una delle poche città al mondo a possedere due anfiteatri romani, alla pari di Budapest, Metz e Petronell-Carnuntum. Per il duplice interesse che esso ha, archeologico e scientifico, è il monumento più singolare di tutta la regione flegrea, ed uno dei più noti di tutto il mondo antico.
Invaso e sommerso dalle acque termominerali che scaturiscono dal sottosuolo in prossimità del litorale (già utilizzate in epoca medievale a fini terapeutici, chiamate Balneum Cantarellus'), esso ha rappresentato per alcuni secoli l'indice metrico più prezioso e preciso che si aveva a disposizione per misurare il fenomeno del bradisismo. Risalente all'epoca romana (I - II secolo d.C.), l'edificio è stato denominato impropriamente "Tempio di Serapide" per il rinvenimento di una statua del dio egizio all'epoca dei primi scavi. Invece altro non è che il Macellum, cioè il mercato pubblico della città romana. Il lago d'Averno, di origine vulcanica (dal greco "senza uccelli" perché il gas sulfureo uccideva gli uccelli), era molto famoso nell'antichità perché lo si credeva la porta degl'inferi (Ade). Lo specchio d'acqua colpisce per la plumbea, immota pesantezza delle sue acque, negre come acque infernali. Il carattere austero e solenne, quasi tenebroso del luogo, il colore delle acque scaturite dal fondo di un vecchio cratere, dense e limacciose, la presenza di una fonte termale lungo la riva del lago, considerata come acqua della Stige, e il ricordo di antiche esalazioni irrespirabili che ammorbavano l'aria e rendevano impossibile il volo degli uccelli, avevano circondato questo luogo di misteriose e paurose leggende e fatto sorgere sulle sue rive, la religione dell'oracolo. Gli antichi favoleggiavano che nel lago vivesse il popolo dei Cimmeri, condannati a vivere all'interno di grotte e cavità sotterenee, gli stessi Cimmeri, ai quali Omero fa giungere Ulisse per interrogare Tiresia, l'oracolo dei morti, prima del suo ingresso nell'Ade. Il lago di Lucrino deve il nome al termine Lucrum e cioè lucrare: infatti il senatore Sergio Orata nell'antica Roma lo aveva trasformato in un allevamento ittico, essendo lo stesso lago in comunicazione tramite un canale con il mare. Nel 37 a.C., per opera di Marco Vipsanio Agrippa, il lago d'Averno ed il lago Lucrino furono collegati al mare attraverso un canale artificiale per la realizzazione di un colossale porto militare (Portus Julius). Sul cono del vulcano Monte Nuovo si trova l'Oasi naturalistica di Monte Nuovo.
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