|
|
|
|
|
Pompei ha origini antiche quanto quelle di Roma, infatti la gens Pompeia discendeva da uno dei primi popoli italici, gli Oschi. Solo dopo la metà del VII secolo a.C., un primitivo insediamento si dovette stabilire sul luogo della futura Pompei: forse non un abitato vero e proprio, ma più probabilmente un piccolo agglomerato intorno al nodo commerciale che vedeva l'incrocio di tre importanti strade, ricalcate in piena epoca storica dalle vie provenienti da Cuma, da Nola e da Stabia. Per la salubrità del clima e l'amenità del paesaggio, la città ed i suoi dintorni costituirono anche un piacevole luogo di villeggiatura per alcuni ricchi Romani, compreso Cicerone che vi possedeva un fondo.
Le fonti sono piuttosto avare di notizie riguardo alla vita di Pompei nella prima età imperiale. Solo Tacito ricorda come un fatto clamoroso la rissa avvenuta tra Nucerini e Pompeiani nel 59 d.C. nell'anfiteatro di Pompei, che spinse Nerone a proibirvi, per dieci anni, ogni spettacolo gladiatorio.
Nel 62 la città fu scossa da un terremoto: al momento dell'eruzione del 79 molti edifici erano ancora in ricostruzione. Il simbolo dell'IMPERO ROMANO satorarepotenetoperarotas fu sepolto sotto le ceneri del Vesuvio il 24 Agosto del 79 D.C. e fu dissepolto soltanto nel 1936 sull'intonaco di una colonna della Palestra Grande. Personaggio di assoluto rilievo fu Bartolo Longo, proclamato beato il 26 ottobre 1980 da papa Giovanni Paolo II. Per volontà sua fu eretto il Santuario della Beata Vergine del Rosario di Pompei, ora Basilica Pontificia, ricca di ex voto, la quale costituisce una delle mete italiane più frequentate "per grazia ricevuta", in esso è conservata la tela seicentesca della scuola di Luca Giordano raffigurante la Madonna di Pompei. Un intenso pellegrinaggio si verifica in occasione delle due suppliche alla madonna l'8 di maggio e la prima domenica di ottobre.
Nel 1997, l'UNESCO ha dichiarato Pompei Patrimonio Mondiale dell'Umanità. Il Comitato ha deciso di iscrivere tale area sulla base dei criteri culturali considerando che gli straordinari reperti delle città di Pompei, Ercolano e delle città limitrofe, sepolte dall'eruzione del Vesuvio del 79, costituiscono una testimonianza completa e vivente della società e della vita quotidiana in un momento preciso del passato, e non trovano il loro equivalente in nessuna parte del mondo.
|
|
|
|
|
|
|
|